Note storiche Alcune date di rilievo nella storia dei bovini di Razza Rendena

1712 – 1740
Val Rendena e Giudicarie: epidemie di peste, prime importazioni di bovini dalla Svizzera e incrocio con la popolazione autoctona;

1750 – 1870
Val Rendena e Giudicarie: limitato meticciamento con bovini grigi e pezzati delle zone limitrofe, selezione e fissazione della razza, avvio delle mostre-mercato del bestiame;

1870 – 1900
Trentino-Veneto-Lombardia: la razza Rendena si estende nella parte meridionale del “Tirolo Italiano” (Trentino) entro i confini dell’Impero Austro-Ungarico e si stabilisce una forte corrente di esportazione verso il Regno d’Italia, specie verso il Veneto e la Lombardia;

1900 – 1915
Veneto: la Rendena è la razza bovina più diffusa nella parte centro-occidentale della regione;

1905
Val Rendena e Giudicarie: costituzione delle prime Società di Allevamento Bovini (SAB) di razza Rendena;

1907
Trento: il Consiglio Provinciale dell’Agricoltura del Tirolo Italiano decide l’incrocio di insanguamento della Rendena con la razza Bruna Alpina;

1908
Val Rendena e Giudicarie: importazione di tori Bruni Alpini dalla Svizzera e il loro uso su vacche Rendene con risultati discreti;

1909
Val Rendena e Giudicarie: importazione di tori Bruni Alpini dal Voralberg e loro uso su vacche Rendene con risultati scadenti, opposizione degli allevatori;

1910
Trento: l’ispettore zootecnico provinciale Mario Muratori decide l’incrocio di sostituzione della Rendena presente sul territorio provinciale con la Bruna Alpina;

1911
Val Rendena: costituzione della Federazione delle Società di Allevamento Bovini della “Razza Bruna di Rendena avente come compiti la valutazione delle bovine, l’acquisto dei tori e le prove dirette sulla rendita” dei capi;

1914 – 1918
Val Rendena e Giudicarie: la Grande Guerra e l’opposizione degli Allevatori rendono inoperante il programma di incrocio di sostituzione con la Bruna Alpina;

1918
Trentino-Veneto-Lombardia: con la fine della Grande Guerra le aree di allevamento della Razza Rendena sono riunificate sotto il Regno d’Italia, il patrimonio della razza è però ridotto a meno della metà e l’area di diffusione è ristretta alla zona di origine e alla pedemontana veneta;

1927
Val Rendena: primi controlli funzionali su bovine di Razza Rendena ufficialmente organizzati dalla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Trento;

1929
Roma: emanazione della legge 20/6/29 n. 1366 sulla produzione zootecnica che istituisce le Commissioni Zootecniche Provinciali per l’approvazione di tori da riproduzione e stabilisce degli incentivi per la diffusione delle razze estere “migliorate”, specie la Bruna Alpina Svizzera e la Frisona Olandese;

1931
Padova: il convegno per lo sviluppo e il miglioramento del patrimonio zootecnico delle Tre Venezie, recependo le tesi di Mario Muratori, decreta l’eliminazione di tutte le razze autoctone, deliberando di non concedere l’autorizzazione all’impiego dei tori di razze che non avessero un Libro Genealogico Nazionale e di riservare solo a queste qualsiasi forma di aiuto e contributo;

1937 – 1941
Val Rendena-Province di Padova e Vicenza: vengono concesse delle deroghe che permettono il mantenimento di alcuni nuclei di selezione della Razza Rendena con un migliaio di vacche;

1942
Merano: con il convegno di Merano viene decretata l’abolizione di qualsiasi deroga precedente e la sostituzione della Razza Rendena con Bruna Alpina;

1943 – 1945
Trentino-Veneto: con l’occupazione tedesca e la continuazione della Seconda Guerra Mondiale la politica zootecnica viene sospesa ma il patrimonio della Razza Rendena subisce un’ulteriore forte contrazione;

1947
Trento: costituzione della Unione Allevatori Razza Rendena;

1957
Trento: confluenza della Unione Allevatori Razza Rendena nella Federazione Provinciale Allevatori di Trento;

1968
Trento: l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura chiede al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste il riconoscimento del Libro Genealogico della Razza Rendena ma non ottiene risposta;

1976
Roma: il 6 aprile il ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, su richiesta della Regione Veneto, concede il riconoscimento ufficiale al Libro Genealogico della Razza bovina Rendena con sede a Trento che diventa così L.G. nazionale e viene affidato in gestione all’Associazione Italiana Allevatori;

1978
Padova e Vicenza: vengono costituite le sezioni di Razza della Rendena presso le Associazioni Provinciali Allevatori delle due province venete che aderiscono al L.G. nazionale e viene avviata l’attività dei controlli funzionali;

1979
Trento-Padova-Vicenza: viene completata la stesura del primo Regolamento del L.G. della Razza Rendena che viene inviato all’A.I.A.;

1980
Roma: in marzo l’A.I.A. trasmette il regolamento al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste che il 23 giugno lo approva con il proprio Decreto Ministeriale;
– Trento: impianto dell’Ufficio Centrale;

1981
Borgo Valsugana: il 10 febbraio viene costituita, con atto notarile, l’Associazione Nazionale Allevatori di bovini di razza Rendena (A.N.A.RE.) con sede a Trento presso la Federazione Allevatori di Trento cui aderiscono oltre alla Federazione di Trento, le A.P.A. di Padova e Vicenza;

Trento: il 5 giugno vengono eletti il presidente dell’A.N.A.RE., il Sig. Vigilio Maffei, i vicepresidenti e i componenti il Comitato Direttivo, direttore dell’ A.N.A.RE. viene nominato il responsabile del L.G. Dott. Claudio Neri;

Trento: il 5 agosto si riunisce per la prima volta la Commissione Tecnica Centrale (C.T.C.) del Libro Genealogico;

Bassano del Grappa e Rovereto: in autunno vengono concentrati presso i due Centri Tori del CIPSA e della Federazione Allevatori di Trento i tori del primo ciclo di prove di progenie per la raccolta e la distribuzione del seme, prove di progenie che proseguiranno poi regolarmente con il finanziamento del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, dell’INTERMIZOO di Padova e della Provincia Autonoma di Trento;

1983
Trento: in gennaio viene pubblicato il primo numero di “Rendena” – Periodico dell’ Associazione Nazionale Allevatori bovini di Razza Rendena;

1984
Roma: con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 854 del 23 ottobre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 347 del 19 dicembre, viene ufficialmente riconosciuta l’A.N.A.RE.

1985

Inizia il primo ciclo di prove di performance-test su torelli Rendeni - Vengono calcolati i primi valori genetici dei tori (indice latte, grasso e proteina) - Avviati i primi accoppiamenti programmati

1986

Il 21 novembre 1986 il Ministero dell'Agricoltura e Foreste a Roma, con proprio Decreto, modifica l'articolo 1 del regolamento del Libro Genealogico che viene così affidato all'A.N.A.RE.

1987

La Commissione Tecnica Centrale del LGN della Razza Rendena delibera l'adozione delle procedure di valutazione genetica dei tori con il modello B.L.U.P. proposte dall'Ufficio Studi dell'A.I.A.